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La giunta tira la cinghia

emicicloPorto, compensi ridotti e telefonino solo per il sindaco

Porto in controtendenza rispetto ai costi della politica. Centotrentacinque euro all'anno. E' l'ammontare dei rimborsi spesa incassati nel 2010 da sindaco e assessori di Porto: circa 20 euro a testa, per un periodo di dodici mesi. Sobrietà e oculatezza sono le prerogative della giunta Salvarani, che nel 2011 si è autoridotta del 30% i compensi. «Non possiamo chiedere sacrifici ai cittadini se non siamo noi i primi a dare il buon esempio » spiega sindaco Maurizio Salvarani. La situazione è profondamente cambiata rispetto al passato. Nel 2005 la spesa per gli stipendi di sindaco e assessori ammontava a 132mila euro l'anno, oggi è scesa a 88mila euro con una riduzione del 23% rispetto alla media dell' ultimo quinquennio. Rinunciando al 30% del compenso dovuto, il sindaco percepisce un'indennità mensile netta di 1250 euro, il vice-sindaco di 760 euro, l'assessore ai lavori pubblici di 727 euro, l'assessore ai servizi sociali di 773 euro, l'assessore alla cultura di 388 euro, così come l'assessore alla sicurezza. Il risparmio per le casse comunali è di 38.500 euro annui. Analogo discorso per i rimborsi spesa, che dal 2005 al 2009 si erano attestati mediamente sui 3000 - 4000 euro annui ed oggi sono azzerati. Come? «Abbiamo rinunciato alle indennità chilometriche e ai pasti esterni – spiega il sindaco – gli assessori sostengono le rispettive spese telefoniche». L'unico cellulare di servizio è in dotazione al sindaco. Il canone bimestrale? 60 euro in media.

 

TRATTO DALLA GAZZETTA DI MANTOVA DEL 20 AGOSTO 2011