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Muove i primi passi il progetto dell’orto sociale a Sant’Antonio, che andrà a sostenere sia chi è senza lavoro e si dedicherà alla coltivazione, sia le famiglie in difficoltà a cui verrà distribuito il raccolto di frutta e verdura.


Durante l’incontro di lunedì sera in sala civica è stato messo a punto il percorso che porterà all’avvio delle colture già agli inizi di marzo; si comincia con un corso di formazione, requisito indispensabile per partecipare al progetto, che prenderà il via la settimana prossima.
"Gli incontri, quattro in tutto, si svolgeranno nei giorni 3, 4, 10 e 11 febbraio , dalle 9 alle 12, presso il centro di volontariato di piazza della Pace a Bancole - spiega Federico Avigni, presidente di Porto in rete, che ha messo a punto l’iniziativa nell’ambito del più vasto progetto “Reti a sostegno” promosso in collaborazione con Comune di Porto Mantovano e Asep con il contributo della Fondazione Comunità Mantovana -. Si tratta di un percorso molto interessante, condotto da Elisabetta Mura di Bonini Garden, che punta a trasmettere le tecniche fondamentali di conduzione dell'orto secondo i dettami dell'agricoltura biologica: e proprio la coltivazione senza alcun ricorso a sostanze chimiche rappresenta un valore aggiunto del progetto”.
A coltivare l’orto saranno persone senza occupazione, che verranno scelte tra coloro che hanno partecipato al bando comunale dello scorso giugno per lo svolgimento di lavori occasionali e che parteciperanno al corso di formazione; per loro è prevista una retribuzione tramite voucher.
“Sono ben accetti anche volontari, specialmente quando le attività nell’orto si faranno più intense – aggiunge Avigni -. Prendersi cura dell'orto sarà anche una piacevole occasione per ritrovarsi; proprio per farlo diventare un luogo in cui sarà bello passare del tempo insieme abbiamo anche previsto una piccola area di sosta e una zona attrezzata con giochi per i bambini".
Per informazioni e adesioni è possibile contattare Porto in rete: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; tel. 335 446948.